Come far leggere il tuo sito web da Google

La crawlability è un aspetto fondamentale dell'ottimizzazione di un sito. Perfezionare gli aspetti di crawlability significa migliorare la navigabilità di un sito non solo da parte degli utenti, ma anche dei motori di ricerca.

Perché il sito della tua startup possa apparire su Google, infatti, è importante che tutte le pagine siano presenti nel suo indice e che rispettino una gerarchia precisa e ben definita.

Pronto a cominciare? Segui questi 3 semplici passaggi e inizia subito a migliorare la crawlability del tuo sito!

 

1. Crea URL statiche e leggibili

Verifica che tutte le URL del tuo sito identifichino con chiarezza l’argomento della pagina. Più la URL è leggibile dagli utenti reali e meglio è, sia per loro sia per i motori di ricerca.

Ricordati di privilegiare URL statiche a quelle dinamiche, possibilmente inserendo una keyword che faccia riferimento al contenuto. Se una pagina del tuo sito parla di sviluppo siti web, potresti avere una URL simile a questa: http://esempio.it/sviluppo-siti-web/. Per quanto abbiano meno valore rispetto a un tempo, le parole chiave nelle URL incidono ancora sul posizionamento nella SERP.

Una URL ottimale, infine, separa le parole con trattini (-) e non underscore (_), non supera i 115 caratteri e non contiene caratteri speciali o parametri superflui.

 

2. Cura la gerarchia delle pagine

Dal punto di vista SEO, è importante che le pagine vengano ordinate in un percorso lineare e ben definito.

url seo friendlyRiprendendo l’esempio di prima, poniamo che tu voglia geolocalizzare il tuo servizio di sviluppo siti web. In questo caso, la URL potrebbe diventare http://esempio.it/sviluppo-siti-web/milano/, o http://esempio.it/sviluppo-siti-web/roma/, ecc. Cerca comunque di procedere dal generale verso il particolare. Idealmente, ogni pagina del sito dovrebbe essere raggiunta in massimo tre click a partire dalla home.

 

3. Cura la gerarchia dei contenuti

Quando scrivi un contenuto per il tuo sito, presta attenzione alla gerarchia testuale. Il successo di Wikipedia, presente in prima pagina su molte ricerche, è dovuto anche all'impeccabile organizzazione dei contenuti on-page. Ecco un esempio: 

Headings Wikipedia

 

Ricorda che ogni pagina dovrebbe contenete un solo titolo principale (definito, nel codice html, con il tag h1). Dividi poi i vari paragrafi con sottotitoli h2 e h3, in base a quanto vuoi andare nel dettaglio. Puoi arrivare fino al tag h6, ma solo se il testo è molto lungo (almeno 2000 parole). 

 

4. Ottimizza tag title e description

Il tag title è probabilmente l'elemento di indicizzazione più importante. Si tratta del titolo di ogni pagina web che appare nella SERP. E' essenziale che contenga, all'inizio del tag, una keyword che identifichi il contenuto della pagina. Un title perfetto dev'essere sintetico e non superare i 65 caratteri, altrimenti verrà tagliato e gli utenti non riusciranno a leggerne il contenuto.

title e description

La meta description non impatta direttamente sul posizionamento, ma incide sul click through rate (il rapporto tra click sul link e visualizzazione del risultato nella SERP). Il testo della description appare sotto al title nei risultati di ricerca, e dovrebbe indurre l'utente a cliccare sul link. E' importante dunque inserire anche qui alcune parole chiave (che l’utente vedrà in grassetto quando corrispondono a quelle della sua ricerca) ed evitare di superare i 156 caratteri.

 

5. Ottimizza le immagini

L'importanza delle immagini in una pagina web è spesso sottovalutata. Le immagini, però, rappresentano un'altra occasione per suggerire a Google l'argomento di cui si sta parlando. Per ottimizzare un’immagine è importante inserire l’attributo alt (<img alt="nome alternativo immagine">) e utilizzare un file che abbia un nome esplicativo (evitando quindi nomi come "img1234.jpg").

Può essere utile anche inserire l’attributo title dell’immagine. I contenuti devono essere differenti tra loro e hanno una funzione descrittiva, che permette di utilizzare in modo naturale più parole chiave.  

 

6. Sitemap e robots.txt

La mappa del sito e il file robots.txt danno ai bot dei motori di ricerca indicazioni su come "muoversi" all'interno del sito. Trattandosi di un argomento molto specifico, rimandiamo la descrizione di questi due elementi all'interno di un apposito articolo dedicato a sitemap e robots.txt.