4 step per essere autorevole agli occhi di Google

Google considera importante un sito che riceve molti link di valore da siti autorevoli.

Immagina un articolo che viene linkato da corriere.it, huffingtonpost.it o da altre testate che godono di un’ottima reputazione. Il contenuto che riceve queste menzioni godrà senza dubbio di un miglioramento della propria autorevolezza.

Ecco perché il link building costituisce una parte fondamentale del SEO off-page: con un buon profilo di link in entrata (backlink), il tuo sito acquisirà autorevolezza e riuscirà a migliorare il posizionamento tra i risultati di ricerca. Ma prima di passare ai fatti, scopri come misurare il valore di un link per ottenere solo backlink di qualità per il tuo sito.

Valutare l'autorevolezza di un sito web per richiedere un link

Il valore (link juice) passato da un link è determinato dai seguenti fattori:

  • Trust Flow vs Citation Flow: metriche ideate dal tool Majestic che rappresentano, rispettivamente, qualità e quantità dei backlink del sito preso in analisi. E' bene evitare di contattare un sito il cui rapporto Trust Flow/Citation Flow sia sotto lo 0,5 (ad esempio: T.F. 16, C.F. 35), poiché ciò evidenzia una grande quantità di link in entrata di scarso valore.
  • Link “follow” vs link “nofollow”: il backlink non deve contenere il tag rel=”nofollow”; ottenere un link nofollow da un altro sito potrebbe essere utile per questioni di traffico, ma di fatto in questo modo il Trust Flow non godrebbe di alcun miglioramento.
  • Pertinenza: a parità di autorevolezza, un link proveniente da un sito che tratta tematiche simili a quelle del proprio sito ha più valore di un link che ha origine da un sito meno pertinente.
  • Domain Authority e Page Authority: parametri ideati da Moz che, similmente al Trust Flow di Majestic, prendono in esame i backlink a livello di dominio o di singola pagina.

Seguono ora alcune strade da seguire per guadagnare autorevolezza agli occhi di Google.

 

1. Guest post e articoli sponsorizzati

Il guest post è un articolo che viene “ospitato” da un sito autorevole, con l’intento di trasferire parte del suo valore al proprio sito. Ricorda che, solitamente, un guest post viene scritto dalla stessa persona che desidera ottenere il backlink.

Ecco dunque i passi da seguire per richiedere un guest post su un sito di qualità:

  • Fai una lista di siti e blog che trattino il tuo stesso argomento. Hai due alternative: cerca su Google la parola chiave con cui vorresti essere trovato, oppure trova i backlink dei tuoi competitor con Majestic.
  • Analizza la lista dei siti. Scopri il rapporto Trust Flow/Citation Flow dei siti che hai trovato, poi scegli solo quelli che hanno un Trust Flow superiore a quello del tuo sito. Con l'aiuto di Moz, verifica inoltre Domain Authority e Spam Score dei siti da contattare.
  • Ricerca i contatti e scrivi ai webmaster. Una volta selezionati i migliori risultati, scrivi al webmaster e chiedi se è possibile ospitare un articolo che contenga un link al tuo sito, senza limiti di tempo e senza attributo rel=”nofollow”. Tieni presente che, nella maggior parte dei casi, si tratta di un servizio concesso a pagamento.
  • Scrivi l’articolo. Il peggio è passato, ora non devi far altro che scrivere un articolo che si integri perfettamente al piano editoriale del sito ospite. Se vuoi migliorare il posizionamento di una particolare keyword, inserisci il link utilizzando la parola chiave come anchor text. Stai attento però a non abusare di questa strategia, o il tuo sito rischierà di essere penalizzato.

 

2. Digital PR

Hai una startup innovativa che muove da poco tempo i primi passi? Comunicalo a tutte le testate del tuo settore, nella maniera più trasparente possibile.

A differenza del guest post, dove l’articolo non parla dei tuoi servizi ma di un argomento attinente, le attività di Digital PR assomigliano più a quelle di un ufficio stampa. Scrivi un comunicato chiaro e conciso, cercando di far capire perché la tua startup è diversa dalle altre.

Puoi anche vedere chi ha già parlato di te ma senza linkarti. Fai una ricerca su Google e leggi qualche articolo; se vedi il nome della tua startup in qualche articolo ma manca il link, contatta la redazione e chiedi gentilmente se possono inserirlo per aiutarti a migliorare la visibilità.

 

3. Forum e commenti nei blog

Iscrivendoti ed interagendo in alcuni forum avrai la possibilità di inserire il link del tuo sito nella firma. Stesso discorso per i commenti nei blog; il problema, in questo caso, è che la maggior parte dei blog consente solo l’inserimento di link “nofollow”.

Anche i link “nofollow”, comunque, possono essere utili per ottenere traffico sul proprio sito, soprattutto se i commenti vengono lasciati all’interno di siti che trattano tematiche attinenti alle proprie. Cerca di non abusare di questa strategia: lasciando molti commenti con link nella firma potresti rischiare di aumentare il Citation Flow del tuo sito.

 

4. Directory e siti di article marketing

Queste tipologie di siti stanno perdendo sempre più importanza, dato che privilegiano sicuramente la quantità di link rispetto alla qualità; tuttavia puoi sempre fare affidamento sui directory e siti di article marketing di medio-alta qualità. Evita siti troppo “spammosi” per evitare di incorrere in penalizzazioni, e cerca di iscrivere il tuo sito nelle categorie più inerenti al tipo di business.